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Coordinamento Nazionale No Degrado e Malamovida

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MOVIDA  E MALAMOVIDA

La Movida è stato inizialmente un fenomeno positivo di fruizione collettiva di spazi pubblici e privati, di locali pubblici nelle ore serali o tardo serali, favorendo la socializzazione ed il piacere di ritrovarsi, un fenomeno di valore sociale ed economico. Negli anni il termine Movida ha cambiato significato, nella accezione comune, ed è diventato purtroppo negativo per una concentrazione di persone su una determinata zona della città che è quasi sempre il Centro Storico delle città nei quali si affollano locali e un numero elevato di persone. Locali che hanno nel loro business anche la somministrazione di alcoolici che con l’andare verso le ore notturne portano a fenomeni di disagio che di seguito descriviamo e che hanno generato il termine di Malamovida.

Cosa è quindi la Malamovida?

E’ qualsiasi forma di degrado ambientale, ecologico, legale, della sicurezza e della salute.

  1. Ambientale: mancato rispetto degli arredi e del patrimonio architettonico della città

  2. Ecologico: bottiglie e lattine di birra abbandonate ovunque, cestini dei rifiuti pieni, il CS latrine all’aperto, sacchetti della spazzatura abbandonati ovunque

  3. Legale: violazione delle leggi in vigore, locali che organizzano serate musicali e danzanti senza avere la licenza della Questura, occupazione del suolo pubblico maggiore della porzione per la quale siano autorizzati

  4. Sicurezza: alcool somministrato ai minorenni, spaccio di sostanze stupefacenti, fuochi d’artificio e risse

  5. Salute: inquinamento acustico, mancato rispetto della vivibilità dei residenti

I protagonisti della Malamovida urlano, sporcano, fanno esplodere fuochi d’artificio, intonano cori, colpiscono le auto, invadono le isole pedonali con auto e motorini, suonano i campanelli dei palazzi a tutte le ore. La Mala movida però non è solo questo, distrugge anche la tranquillità delle famiglie che hanno la sfortuna di abitare in certe zone: residenti che hanno, come tutti i cittadini degli altri quartieri, il diritto al riposo ed alla tranquillità nelle proprie abitazioni; gente che studia e che si deve alzare presto per andare a lavorare, clienti di B&B che non riescono ma dormire con un impatto negativo sul turismo.

Ci sono grandi responsabilità in capo ai Sindaci: c’è una sottovalutazione del problema. Un fenomeno che va affrontato per evitare che diventi endemico e sarà molto difficile sradicarlo. I sindaci che capiscono il problema riescono a contenere la situazione, chiudendo i locali che violano le leggi, mettendo la polizia locale la sera a pattugliare alcune zone, installando telecamere nelle zone da presidiare. Non abbiamo nulla contro i pubblici esercizi, siamo per una gestione intelligente della Movida anche perché sappiamo perfettamente che la Movida – a differenza della Malamovida –  è anche economia ed è anche attrattore turistico per il Centro Storico. Ricordiamo ancora una volta che l’Amministrazione Comunale, e quindi il Sindaco, gestisce il territorio rilasciando licenze e controllandone gli utilizzi secondo legalità, ed il fatto che tale aspetto viene sottovalutato ha comportato  il ricorso ad azioni giudiziarie in tante città italiane.

Noi abbiamo proposto un documento che protegge e regola il Centro Storico che ricordiamo è un quartiere tutelato dalla legge quale bene culturale, riteniamo che si debba intervenire immediatamente adottando un Regolamento, dichiarare il Centro Storico quartiere Protetto Acusticamente, nominare un Assessore al Centro Storico munito di tutte le deleghe, limitare l’orario dei distributori di bevande alcooliche automatici fino alle ore 20, limitare il rilascio di licenze di somministrazione di alimenti e bevande, promuovere un piano commerciale che favorisce l’apertura di attività di prossimità ed artigianali concedendo incentivi fiscali sui tributi locali, realizzare un sistema di telecamere e rilevatori di rumore nei punti nevralgici, attribuire ai Vigili Urbani maggiori strumenti legislativi per intervenire immediatamente nei casi di violazione delle leggi, istituire un posto fisso di Polizia, collaborare con Associazioni, promuovere una campagna pubblicitaria informativa per i ragazzi su questo e tanto altro inserito nella nostra Proposta per la tutela del Centro Storico.

 

Un Centro Storico VIVO e VIVIBILE

W LA MOVIDA, LA TRANQUILLITA’ DEI RESIDENTI, IL RISPETTO PER IL CENTRO STORICO. 

Siamo contro la Malamovida, l’illegalità, l’abusivismo che viene esercitato in alcuni locali (ed in alcune ville private)

“LA NOTTE è DI TUTTI!”: ecco la nostra PROPOSTA PER LA TUTELA DEL CENTRO STORICO DI MESSINA:

Pubblichiamo la nostra proposta per la TUTELA DEL CENTRO STORICO DI MESSINA, redatto dalla nostra Associazione con la collaborazione del COORDINAMENTO NAZIONALE NO DEGRADO E MALAMOVIDA.
Il documento, costato lavoro e consulenze legali, è in linea con i regolamenti comunali delle più grandi città italiane. Esso contiene un obiettivo strategico, modalità normative e misure amministrative da intraprendere, misure di trasparenza, dissuasive e di consapevolezza con riguardo alla tutela del Centro Storico, vittima di anni di degrado e di inquinamento acustico che condiziona la qualità della vita dei residenti, con lo scopo di tutelare il quartiere rendendolo più vivo e vivibile, quale patrimonio e risorsa di tutti i cittadini, abitanti, operatori economici e visitatori.
Questa proposta è stata presentata a maggio 2022 al Sindaco di Messina dott. Federico Basile e la interlocuzione con l’Associazione Centro Storico è stato inserita nel programma elettorale del Sindaco. Sono seguiti incontri sia con il Sindaco che con l’Assessore Finocchiaro; è seguita una PEC di sollecito riscontro a dicembre 2022. Ci è stato chiesto per le vie informali di attendere dopo le manifestazioni natalizie un riscontro.
L’Associazione si è data quale data il 15 gennaio 2023 quale termine ultimo per avere o meno il gradimento della Amministrazione comunale; certamente in caso di diniego desideriamo sapere QUALI SIANO LE RAGIONI DI UN NON ACCOGLIMENTO DELLA PROPOSTA. Di seguito al 15 gennaio comunicheremo le nostre iniziative con una conferenza stampa.
Vi invitiamo a leggerlo e a dare il vostro giudizio sui contenuti.

CONSIDERAZIONI:

Movida SI, Movida No

W la Movida. La nostra Associazione combatte infatti la Malamovida. Desideriamo un Centro Storico vivo e vivibile, con una movida con regole che tutelino tutti, primo fra tutto i residenti ed il loro diritto al riposo, così come avviene per i cittadini di tutti i quartieri.

Centro Storico capitale della Movida?

No. La peculiarità del Centro Storico non è nella Movida ma nel Patrimonio Artistico Culturale per i quali sono appunto definiti “Centri Storici” e come tali protetti dalla legge… per intenderci: non sono Centri Storici per la Malamovida (alcool, musica che disturba, pipì libera, isole pedonali occupate, vandalismo, risse, cori fino all’alba, suolo pubblico occupato, ecc.), ma sono definiti tali per i Monumenti ed il Patrimonio Architettonico della città, così come Piazza di Spagna, Piazza della Signoria, Piazza Duomo di Milano, Fontana di Trevi, ecc. Ben venga quindi la Movida per l’importanza sociale ed economica,  ma i i locali che si inseriscono nel Centro Storico devono innanzitutto rispettarne la natura.

I residenti sono mummie ed anziani?

No. Sono tutto tranne che mummie: quando si parla di residenti si parli con rispetto della loro salute, delle loro condizioni di vita, della vivibilità delle loro case ed del loro lavoro. I diritti dei residenti sono identici a quelli di tutti gli altri abitanti degli altri quartieri così come voi a casa vostra vi ribellate se il vostro vicino suona il pianoforte o fa la festa fino a notte tarda, i residenti del Centro Storico hanno il vostro stesso diritto. Identico! Chi si rassegna alla violazione dei propri diritti e’ un uomo senza dignità. Lo dobbiamo alle nostre famiglie, a chi soffre quotidianamente questo malessere, alla memoria di Paolo Magaudda che si era intestato questa battaglia.

Ma perchè non si lavora in sinergie con le altre categorie?

Lo abbiamo fatto e non è servito a niente visti i risultati: multe, chiusure, esposti, malamovida che è addirittura aumentata. Non partecipiamo più a tavoli tecnici perchè siamo stufi di promesse ricevute e mai mantenute. Pare che di fronte ai diritti dei residenti siano più importanti gli interessi economici di pochi commercianti.

Pochi commercianti? E di quanti residenti si parla?

I locali (di somministrazione alimenti) nel Centro Storico (perimetro tra Banca d’Italia e Il Boccetta) sono circa 70/80. La maggior parte si attiene alle regole, ma una ventina lavora contro legge e “sporca” l’immagine anche di chi lavora onestamente, facendo addirittura concorrenza sleale agli stessi attirando la clientela facendo serate di musica senza avere la licenza del TULPS. I residenti del 4° quartiere sono 44.000 e stimiamo che nell’area del centro Storico siano 20.000. Da una parte 20.000 persone dall’altra 20 commercianti.

A voi i commenti.

Ma quanti sono i locali che hanno la licenza della Questura per organizzare serate di musica e serate danzanti?

In Centro Storico – dalle informazioni avute – nessuno (una sola attività nei pressi di Piazza Cairoli), nella riviera estiva altri 4. Questo vuol dire che solo in un locale si possono fare serate danzanti e solo in un locale la musica è core business. Negli altri (praticamente in tutti) la musica puo’ essere solo di allietamento ai clienti e secondo le regole del D.M. Monti: musica in sottofondo, nessuna pubblicità della serata, nessuno spazio dedicato alla musica, nessun aumento di prezzi e sopratutto NESSUNA ATTIVITA’ DANZANTE. In caso contrario, o in violazione di quanto sopra, i locali devono avere la licenza della Questura.

Ma perchè i locali non si muniscono della licenza della Questura?

La domanda va fatta a loro. Nell’autunno del 2019 l’assessore Musolino, durante un tavolo tecnico, diede del tempo ai locali di somministrazione di alimenti per mettersi in regola con la licenza del TULPS. Dopo 2 mesi, all’ennesimo tavolo tecnico comunicò che NESSUN locale fece richiesta per avere la licenza… ma di che parliamo??? Ma con chi parliamo??? Ma perchè non prendono la licenza? E chi lo sa… certo dimostrano di non essere imprenditori lungimiranti qualora ritengano che la attività musicale sia per loro importante. O ci sono elementi soggettivi ostativi che non permettono loro di averla?

Cosa proponete con la vostra Proposta fatta al Sindaco di Messina?

Il Sindaco di Messina è il responsabile della qualità della salute dei cittadini e della vivibilità del Centro Storico di Messina. Ha inserito nel suo programma elettorale una interlocuzione con la nostra Associazione. A lui abbiamo presentato un documento il cui scopo è tutelare il Centro Storico e tutti gli attori che vi operano, che ci vivono, che ne fruiscono a qualsiasi titolo. E’ un documento che allineerebbe il nostro centro Storico a quello delle città più importanti di Italia: è fatto in rispetto delle leggi italiane con particolare cura nella tutela del quartiere, dando più potere alla Polizia Urbana in modo che possa intervenire nei casi di violazione delle norme. Il documento è in atto in visione all’assessorato. Ci auguriamo vivamente che venga approvato. Il documento è stato redatto con la collaborazione dei legali del Coordinamento Nazionale No Degrado e Malamovida ed è in linea con i Centri Storici delle città più importanti di Italia.

Qualora non venisse approvato, come agirà l’Associazione?

Pur non comprendendo quali possano essere le motivazioni per non approvarlo, l’Associazione ha pronto in cantiere le linee guida per difendersi da abusi subiti. Lo studio legale che ci segue sta assistendo già degli associati, con esposti e richieste art. 700. Non avremo altra scelta se non fare esposti contro chi disturberà, chiedere un risarcimento danni documentando quanto subito fino ad oggi, così come avvenuto a Torino, Milano, Padova ed in altre città. A Torino il Comune è stato condannato a risarcire 29 residenti con euro 200.000. Speriamo di non dovere arrivare a tanto, ma qualora fosse necessario la Associazione perseguirà questa strada già da gennaio 2023 con la consapevolezza di avere tentato tutto per evitare questo disagio: tavoli tecnici, polizia, vigili urbani, Arpa, diffide, promesse, Documento per la tutela del Centro Storico!
ATTENDIAMO UNA RISPOSTA UFFICIALE FINO AL 15 GENNAIO 2023.

Ma Come si fa ad iscriversi alla Associazione Centro Storico? E quanto costa?

Al momento telefonando al 3393607919; presto una persona dedicata sarà messa a disposizione di tale esigenza. E’ in cantiere  una campagna pubblicitaria “progresso” virale sui social dal titolo “Io credo in ME”. Vi sono varie quote associative; la quota ordinaria è di sole 15 euro annue.

I Legali della Associazione sono disponibili a difendere anche altre vittime della Malamovida?

Certamente si.
Il materiale raccolto dalla Associazione, le esperienze, gli esposti, sono a disposizione di chiunque si associ.

I CENTRI STORICI NON SONO QUARTIERI COME ALTRI: per la loro peculiarità sono qualificabili come “BENI CULTURALI” e quindi TUTELATI DALLA LEGGE. Chi apre una attività nel Centro Storico deve trovare compatibilità con il luogo dove opera.

E’ necessario innanzitutto ricordare che i Centri Storici non sono quartieri comuni o uguali agli altri, ma per la loro peculiarità sono qualificabili come “beni culturali” sottoposti a tutela fino a quando non intervenga una espressa verifica di interesse in senso contrario (D.Lgs. 42/2004 art. 10 comma 1 e 4 lettera G).

Ecco il principale motivo per il quale è nata la nostra Associazione: sensibilizzare e controllare che il quartiere sede del Patrimonio Storico, Architettonico Artistico e Culturale della Città non venga ulteriormente deteriorato, ma anzi venga rivalutato e protetto. Il centro Storico è tale non perchè da 15 anni ci sono i locali della Movida, ma perchè vi insistono da sempre: il Duomo, il Tesoro del Duomo, la Cripta del Duomo, la Fontana di Orione, il Don Giovanni d’Austria, la Chiesa dei Catalani, le 4 Fontane, la Dogana, la Statua di Messina, il Teatro, la Fontana Falconieri, il Monte di Pietà, la Fontana del Nettuno, la Chiesa di San Francesco d’Assisi, la Chiesa di Maria di Montevergine, i Musei, i Monumenti, il Liberty, La Biblioteca Regionale, Piazza Antonello, Piazza Duomo, Piazza Immacolata di Marmo, le Chiese, i Palazzi: la Camera di Commercio, la Banca d’Italia, il Palazzo Basile (ex Cassa di Risparmio), il Municipio, il Palazzo Weighert, l’Università, il Palazzo dello Zodiaco, i Palazzi Coppedè, il Palazzo della Provincia, il Palazzo del Governo, la Galleria Vittorio Emanuele, la Galleria Inps, il Tribunale…

Proprio per l’esistenza di tale patrimonio culturale tale area viene definita Centro Storico e tale patrimonio lo fa qualificare come “Bene Culturale” (D.Lgs. 42/2004 art. 10 comma 1 e 4 lettera G).

Comunicazione

ALCUNE ATTIVITÀ DELLA ASSOCIAZIONE

Novembre 2019: si costituisce l’Associazione Centro Storico di Messina

Per iniziativa di 10 soci fondatori (vedi pagina dedicata) viene costituita l’Associazione Centro Storico di Messina.

Presentazione alla Città

Il 15 novembre 2019 l’Associazione si presenta alla Città al Salone delle Bandiere del Municipio. Nell’occasione viene presentata la prima iniziativa a favore della Città.

La prima Proposta alla Città: Ricollocazione di targhe e lapidi giacenti nei giardini del Museo

Il 15 novembre 2019 l’Associazione si presenta alla Città al Salone delle Bandiere del Municipio. Nell’occasione viene presentata la prima iniziativa a favore della Città.

Febbraio 2020: redazione ed approvazione della: Proposta per la tutela del Centro Storico di Messina

Un documento realizzato sulla scorta dei Centri Storici delle più grandi città italiane, fatto in collaborazione con il Coordinamento Nazionale No Degrado e Malamovida.

16 giugno 2020: LETTERA APERTA AL PREFETTO DI MESSINA

L’Associazione Centro Storico insieme al Comitato Centro Storico Vivibile invia una Lettera aperta al Prefetto di Messina.

Febbraio 2020: redazione ed approvazione della: Proposta per la tutela del Centro Storico di Messina

Un documento realizzato sulla scorta dei Centri Storici delle più grandi città italiane, fatto in collaborazione con il Coordinamento Nazionale No Degrado e Malamovida.

Manifestazioni Natalizie “Il Natale della Rinascita 2021”

L’Associazione ha partecipato al bando promosso dal Comune di Messina ed ha organizzato una serie di eventi inseriti nel cartellone comunale.

Maggio 2022.

L’interlocuzione con la nostra Associazione è stata inserita nel programma elettorale del Sindaco Federico Basile a pag. 46

16 dicembre 2022. Per la Sera della Cultura: “Vieni a Palazzo”. 

Le Guide Turistiche della Associazione Centro Storico accompagnano i visitatori de La Sera della Cultura per “Vieni a Palazzo”. A noi è stata assegnata l’Università degli Studi di Messina.

 

 

Stipulata convenzione con ATM Messina

La nostra Associazione ha stipulato una convenzione per tariffe scontate sugli abbonamenti dei parcheggi Zaera e Cavallotti.

 

 

Ora tocca a me!

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